Il Protocollo di Kyoto
Al primo COP, che fu tenuto a Berlino nel 1995, le Parti
contraenti decisero che gli impegni specifici nella Convenzione
delle Parti dell'Allegato I non erano adeguati. Lanciarono
perciò una nuova serie di discorsi per decidere su impegni
più forti e più particolareggiati per questi paesi. Dopo due
anni e mezzo di negoziazioni intense il Protocollo di Kyoto
fu adottato al COP3 l'11/12/1997.
Il
Protocollo di Kyoto
impegna individualmente le Parti contraenti
dell'Allegato I a limitare o ridurre le loro emissioni di
gas serra, raggiungendo un taglio totale di almeno il 5% dai
livelli del 1990 nel periodo 2008-2012.
I target individuali per le Parti contraenti dell'Allegato
I sono elencati nel Protocollo nell'Allegato B, e vanno da
un taglio dell' 8% per la CEE e molti altri paesi, a un aumento
del 10% per l'Islanda. (Sotto i termini del Protocollo, la
CEE può ridistribuire il suo target fra i suoi 15 stati membri.
E' già stato raggiunto un accordo su tale schema, noto come
"bubble".) Sebbene siano elencati nell'Allegato I della Convenzione,
Belarus e Turchia non sono incluse nell'Allegato B del Protocollo
poichè non erano Parti alla Convenzione quando il Protocollo
fu adottato.
I target comprendono le emissioni dei sei principali gas
serra, vale a dire:
• Anidride Carbonica (CO2),
• metano (CH4),
• ossido nitroso (N2O),
• idroflorocarburi (HFCs),
• perfluorocarbons (PFCs)
• sulphur hexafluoride (SF6).
Sono ricomprese anche alcune determinate attività nel cambio
di uso del suolo e nel settore della selvicoltura (vale a
dire, disboscamento, rimboschimento, ecc.) che emettono o
rimuovono anidride carbonica dall'atmosfera.
Il Protocollo stabilisce anche tre "meccanismi" innovativi,
noti come joint implementation, emissions trading e il clean
development mechanism, i quali sono predisposti per aiutare
le Parti contraenti dell'Allegato I a ridurre i costi per
venire incontro ai loro target di emissione realizzando o
acquisendo riduzioni più a buon mercato negli altri paesi
che a casa.
Il clean development mechanism mira anche ad assistere i paesi
in sviluppo nel realizzare lo sviluppo sostenibile promuovendo
investimenti ambientalmente-amichevoli nelle loro economie
dai governi dei paesi industrializzati e dalle imprese.
Comunque, mentre questi meccanismi furono accettati in principio
nel Protocollo, i loro dettagli operativi devono ora essere
predisposti. In più, le Parti contraenti devono sviluppare
il sistema di acquiescenza delineato nel Protocollo, ed ulteriore
lavoro è anche necessario sui provvedimenti per il cambio
di utilizzo del suolo ed il settore della selvicoltura, sulle
metodologie per valutare le emissioni e contenerle, e sugli
obblighi di effettuare rapporti. Come indirizzare la vulnerabilità
dei paesi in sviluppo è un altro problema sull'agenda politica
del post-Kyoto; alcuni dei paesi in sviluppo, come le nazioni
delle piccole isole, sono estremamente vulnerabili agli impatti
dei cambiamenti climatici, altri si sentono più minacciati
dalle potenziali ripercussioni economiche delle azioni di
mitigazione.
La Convenzione riconosce entrambe queste dimensioni di vulnerabilità,
ed anche enfatizza la speciale situazione dei paesi meno sviluppati.
Al COP4
nel 1998, le Parti contraenti accettarono un programma di lavoro, (il "
Piano di Azione di Buenos Aires
") per giungere ad un accordo su questi vari problemi, da essere completato nel
Novembre del 2000 dal COP6.
Il Protocollo di Kyoto è rimasto aperto per la firma dal
16 Marzo 1998 e al 15 Marzo 1999.
84 paesi firmarono il Protocollo durante quel periodo, incluse
tutte le Parti contraenti dell'Allegato I eccetto due, indicando
la loro accettazione del testo e l'intenzione di divenirne
Parti contraenti (anche gli stati che non firmarono possono
divenire Parti).
Per entrare in vigore, il Protocollo deve ora essere ratificato
(
o adottato, approvato, o accettato
) dalle 55 Parti contraenti della Convenzione, incluse quelle dell'Allegato
I che rappresentano nel 1990 il 55% delle emissioni di anidride
carbonica da questo gruppo. Sebbene
alcuni paesi hanno già ratificato o accettato il Protocollo ,
nessuna delle Parti contraenti dell'Allegato I lo ha ancora
fatto, e la maggior parte sta attendendo i risultati delle
negoziazioni sui dettagli operativi del Protocollo al COP6.
Molte Parti desiderano portare in vigore il Protocollo entro
il 2002, in tempo per il decimo anniversario della Conferenza
di Rio e dell'adozione e della sottoscrizione della Convenzione.
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